BRUNO (Federico Perrotta)
Bruno Mariotti, è la mente pratica della parrocchia, rappresenta l’ingranaggio fondamentale che serve a far funzionare le cose in modo virtuoso, per far tornare i conti e per gestire tutti gli aspetti della logistica quotidiana.
Nonostante alcune diversità di approccio e di carattere, crea progressivamente con don Michele una grande empatia. Bruno è una è una persona gentile, leale, intelligente e dotata di una grande fede; perciò riconosce immediatamente nel nuovo parroco una figura innovatrice ma allo stesso tempo rispettosa della tradizione.

GIANLUCA (Andrea D’Andreagiovanni)
Gianluca ha trentacinque anni, ma per certi versi ne dimostra meno, perché nelle fattezze un po’ curiose di un uomo adulto si nasconde un animo da bambino.
Gianluca ha la sindrome di asperger e questo fa di lui una persona creativa, geniale, spiazzante alla continua ricerca di una sua strada, sia nel lavoro sia nella vita sociale.
Grazie alla sua simpatia (ha delle battute pronte e fulminanti, a volte involontarie, a volte fintamente tali) e alla sua disponibilità, è amato praticamente da tutto il paese.
E poi è curioso e amante delle novità.
E quale novità più eclatante dell’arrivo in paese del nuovo parroco? Soprattutto se è un parroco svelto e aperto al mondo, un po’ come lui. Don Michele trova in lui un interlocutore imprevedibile e a tal punto affine da essere perfetto come suo sacrestano. Le sue considerazioni apparentemente ingenue sono in realtà molto sensate e diventano di grande aiuto per il parroco quando è necessario un punto di vista diverso.

DON MANOLO (Federico Lima Roque)
Don Manolo è l’integrazione, simbolo di una società plurima e multiculturale tenuta unita dal concetto di fede universale. Ha trent’anni e nel suo clergyman impeccabile, nel capello impomatato e stirato, nelle guance sbarbate e gioviali si ritrovano le sue origini africane. È in Italia dal periodo degli studi e dal modo in cui parla il nuovo radicamento è evidente. Sempre con la battuta pronta, ha un carattere forte e un lato imprevedibile: l’amore per il karaoke e per la musica in generale.

IRENE (Elisabetta Mandalari)
Irene è razionale, logica e ama scavare a fondo nelle cose, soprattutto in quelle che non sa spiegarsi. Rappresenta la ragione e la scienza all’interno della serie.
Don Michele insinua in Irene il dubbio… e se dietro quel cielo stellato ci fosse un disegno più grande?
Essendo il medico del paese, Irene conosce tutto e tutti, e tutti la conoscono e si fidano dei suoi giudizi, o almeno quasi tutti.
Diventa presto un’amica fidata per don Michele e una confidente preziosa. La sua conoscenza profonda dei cittadini aiuta il Don (lo chiama così) a orientarsi tra i suoi fedeli e a farsi un’idea anche dei cittadini che in chiesa non vanno più o non sono mai andati. L’amicizia tra Irene e don Michele si fonda sulla stima e il rispetto reciproco, un’amicizia capace di far indossare a ciascuno le vesti dell’altro e comprenderne il punto di vista.

ANGELA (Mariateresa Pascale)
È la “Maddalena”, una donna che quando da ragazza madre si è trovata da sola e in difficoltà ha sbagliato perché ha conosciuto soltanto una via, l’unica che pensava fosse percorribile.
Ha avuto un figlio a 16 anni da Alfredo, un uomo più grande di cui era perdutamente innamorata da ragazzina. All’epoca i suoi genitori volevano che interrompesse la gravidanza, ma Angela tiene il bambino. Alfredo lo riconosce ma va via e lo lascia ad Angela, che cresce Nicola da sola tirando a campare, anche con furtarelli e fidandosi delle persone sbagliate, errori che le costano anche il carcere. Un giorno Angela entra in chiesa, accende una candela alla Madonnina, prova a pregare ma non ci riesce, seduta su una panca si abbandona a un pianto senza consolazione. Così conosce don Michele.

ALICE (Eugenia Bardanzellu)
Alice rappresenta l’entusiasmo e la freschezza della gioventù, ma soprattutto il mondo contemporaneo e social che si introduce in chiesa con propri codici e linguaggio. Ha 19 anni appena compiuti ed è carina, simpatica e socievole. È la nipote di don Michele che, finito il liceo, si è iscritta all’università nella provincia a cui è stato assegnato lo zio. Non che Alice morisse dalla voglia di seguire lo zio prete e di fare la “fuori sede” vivendo in parrocchia, anzi. Il suo sogno semmai era dividere un appartamento in una grande città con coinquiline simpatiche. Ma i suoi genitori non le hanno lasciato scelta.

DARIO (Alessandro La Ginestra)
Dario è un ragazzo sportivo fondamentalmente un buono, tende a fidarsi delle persone, un po’ per indole un po’ per sue insicurezze.
Alla chiamata di don Michele, che si appella ai giovani, Dario è fra i pochi a rispondere; forse il richiamo di una fede che sente dentro di sé ma che mai è stata stimolata.
Il fisico sportivo e il volto pulito suscitano l’interesse delle ragazzine del cortile, ma la sua risposta alle attenzioni è sempre sfuggente. Sembra un ragazzo sfrontato, ma non lo è; e forse la ragazza che cerca non è fra quelle finora incontrate.

VESCOVO VALERI (Fabio Ferrari)
Rappresenta la Chiesa con la C maiuscola, con i suoi precetti e le sue regole, ma anche con le sue aperture. Un diretto superiore con cui don Michele instaura un rapporto ambivalente: di scontro e di complicità. Persona dotata di grande cultura, Valeri si scontrerà spesso con Michele in quanto il rispetto delle regole, per il Vescovo, è l’unica via per seguire la parola di Dio.
Ma è una personalità complessa e imprevedibile, poiché spesso spiazza il suo interlocutore con decisioni inaspettate, che a volte contraddicono il suo modo di essere o i suoi principi: è il suo aspetto più “artistico”.
Nonostante la carica, ama la vita semplice. Non a caso dona puntualmente quello che guadagna, tenendo per sé solo una minima parte del suo stipendio.